lunedì 18 agosto 2008

Le risorse energetiche

Le risorse energetiche usate dall’ uomo si dividono in:

Ø Combustibili fossili (petrolio, carbone, gas naturale)
Ø Biomasse (legna, scarti agricoli...) e i rifiuti delle discariche
Ø Nucleare
Ø Energia rinnovabili (eolica, solare, idrica)

Combustibili fossili

La gran parte dell’ energia mondiale deriva dai combustibili fossili 79, 5%; il petrolio è la maggior fonte di energia e occupa il 35%, poi viene il carbon fossile infine il gas naturale.
Il petrolio ha il grande vantaggio di essere facile da trasportare e economico da estrarre ma le riserve petrolifere non potrebbero durare molto oltre la metà del secolo e i costi di produzione stanno aumentando e sono destinati ad aumentare inoltre emette in gran quantità gas serra durante la sua bruciatura.
La zona del mondo che produce più petrolio è il Medio Oriente (28,5%) poi viene il Nord America (18,7), poi viene l’ ex Unione Sovietica (13,1%), poi c’è l’ Asia Pacifico (10,7), poi c’è l’ Africa (10,6), poi il Centro e Sud America (9,4 %), infine c’è l’ Europa (8,9 %).
Mentre il Nord America è il maggiore consumatore (30,2%), poi viene l’ Asia Pacifico (28,1%), al terzo posto c’ è l’ Europa (21%), poi il Sud e Centro America (6,1%), poi il Medio Oriente, quindi l’ ex Unione Sovietica(5,3%) e infine l’ Africa.

Il nucleare

Il nucleare fornisce il7% della produzione mondiale di energia commerciale e il 17% di quella elettrica. Ha il grande vantaggio di non produrre gas serra ma ciò non vuol dire che non sia pericoloso per l’ ambiente dato che produce scorie radioattive che impiegano millenni per avere un grado trascurabile di radioattività. Ciò comporta alti costi di conservazione delle scorie. Grandi costi derivano anche dalla costruzione, dalla manutenzione e dallo smantellamento della centrale dato che delle disfunzioni della centrale provocherebbero catastrofi ambientali come accadde a Cernobyl; e la centrale dopo 40 anni di funzionamento per non alzare a livelli pericolosi il grado di pericolosità della zona circostante alla centrale.
Un altro grave problema è che è difficile distinguere l’ uso militare dall’ uso civile del nucleare.
Tutto ciò ha alzato notevolmente i costi di produzione dell’ energia nucleare e ha indotto molte grandi nazioni a fermare la costruzione di nuove centrali e in alcuni casi a demolire le centrali esistenti.

L’ energia solare

Il solare è l’ energia che deriva direttamente dal sole e si divide in fotovoltaico e termosolare. Entrambi hanno il grande vantaggio di non inquinare in nessun modo.
IL produce una quantità davvero bassa di energia ciò la rende molto costoso; gli unici vantaggi si hanno quando è molto costoso connettersi alla rete o quando l’utilizzo è incentivato dallo stato.
Con il termosolare si ha una maggior produzione energetica ed si può estrarre dall’ acqua l’ idrogeno utilizzabile come combustibile.


L’ eolico e la biomassa

L’ eolico è il modo di produrre energia in maggior aumento percentuale e ha una enorme potenzialità.
Si calcola che scala mondiale si potrebbe produrre oltre il doppio del consumo di elettricità previsto per il 2020.
L’ energia eolica ha il grande vantaggio di non inquinare, e il suolo di una wind farm (complesso di areogeneratori) può essere coltivato dato che essi occupano solo 2% dello spazio.
Gli unici svantaggi sono il costo della struttura (anche se è destinato ascendere) e l’ inevitabile impatto visivo).
La biomassa ha il grande vantaggio di essere molto economica dato che deriva in gran parte da residui agricoli e rifiuti. Ma per ingrandire la produzione bisognerebbe coltivare terreni appoitivamente per la produzione di biomassa, ciò darebbe lavoro anche nelle zone rurali incolte.
Dalla biomassa si possono anche ricavare carburanti per motori non inquinanti per l’ ambiente.

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